In questa Giornata internazionale di lotta contro il traffico di persone non possiamo che registrare, amaramente, che anche quest’anno vi è un aumento del traffico e dello sfruttamento di persone in modo particolare in ambito sessuale e lavorativo. E questo avviene mentre la pandemia da Covid continua a imperversare in tutto il mondo.

Sono soprattutto donne e minori a essere tra le persone più trafficate e sfruttate.

Durante questa pandemia oltre il 60% dei minori non ha potuto andare a scuola o seguire le lezioni online. È tra costoro che vi sono le potenziali vittime di questo drammatico traffico.

Inoltre la povertà e la vulnerabilità continuano a essere i luoghi in cui maggiormente la criminalità cerca le vittime da trafficare e sfruttare.

Le normative, nazionali e internazionali, ci sono ma vengono poco applicate. Facciamo appello alla politica perché dia impulso alla lotta al traffico di persone affinché vengano salvaguardati i diritti umani e con essi la dignità delle persone.

Associazione Slaves no More

L’Associazione Slaves no more dal 2012, anno di nascita, ha come finalità primaria i programmi di rimpatrio volontario assistito di donne, di origine straniera, che sono riuscite a fuggire dalle maglie della criminalità che le sfruttava a livello sessuale e lavorativo. In questo periodo di pandemia in cui è difficile sostenere i rimpatri, l’Assoociazione ha sostenuto quei progetti che, in vari Paesi, offrono rifugio e assistenza a vittime o potenziali vittime del traffico.

L’Associazione si prefigge di sviluppare programmi di formazione e di sensibilizzazione in Italia e in altri Paesi, tra cui la Nigeria, e di partecipare al dibattito politico e sociale su traffico e sfruttamento di persone.